Beethoven’s Silence
è il titolo del romanzo di esordio di Sonia Paolini.
Un romanzo in cui la giovane protagonista Irina viene protetta da parte degli psicologi che la curano, per essere sottratta a circostanze più grandi di lei. Per Irina il silenzio è un muro che solo le note notturne di un pianoforte potranno oltrepassare.
Un libro che parla di errori umani, errori imperdonabili di cui non ci si riesce a liberare, e che restano addosso come macchie indelebili, che il tempo da solo non può sbiadire.
Un libro che parla di dolore, quel dolore lacerante che scaturisce da un trauma, e da cui non si riesce a guarire, e dove il tempo scende giù una goccia dopo l’altra, come una lenta flebo attaccata alle vene.Un libro che parla soprattutto di amore, amore cui non sempre è possibile dare un nome, amore travestito da altri sentimenti, amore regalato, rubato, perduto, smarrito, confuso, ritrovato.
Un libro forse un po’ acerbo ma senz’altro intenso.
Consigliato a chi legge l’amore come una ricerca di senso e di identità.
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Lettrice curiosa in cerca di emozioni su cartaceo e su ebook, blogger per caso, e scrittrice sin da ragazzina per passione inesauribile.
Laureata in Scienze Politiche, a indirizzo sociologico. Master in Creazione di Progetti Sociali e Sviluppo Locale.
Sono appassionata di libri, di comunicazione, di musica, di arti grafiche e di tutto ciò che è creatività.





