TITOLO: La Magia dei sorrisi a Natale
AUTORE: Maria Fazio
GENERE: narrativa
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C’era silenzio. Un silenzio di neve.
L’abete era ricoperto di bianco e ai suoi piedi stava un uomo, seduto su un grosso sasso, con indosso un cappotto verde scuro e un berretto di lana dello stesso colore.
Era un falegname e con la mano nodosa carezzava una renna accovacciata ai suoi piedi.
L’uomo controllava le zampe con l’attenzione e la delicatezza di un veterinario.
«Sei in perfetta forma Cometa. Tra poco potremo partire».
L’animale sbuffò come se volesse annuire.
Pochi metri più in là c’era una vecchia slitta in legno tarlato, mezzo sepolta da un manto bianco.
Sì udì un suono ovattato sulla neve, qualcuno o qualcosa si avvicinava. Era un’altra renna, portava al collo un nastro rosso, con una campanella che emetteva sottili tintinnii.
L’uomo si lisciò con la mano nodosa la corta barba grigia e disse: «Perché hai quel fiocco rosso Ballerina? Non vorrai dirmi che devo vestimi di rosso come in quelle sciocche pubblicità».
Ballerina scosse il capo con energia.
«Ecco, bene. A me non piace il rosso. É troppo appariscente. Tra gli alberi del bosco l’unico colore che si può indossare è il verde».
Ballerina sbuffò come se il commento l’avesse infastidita.
«Ma sì, tu sei elegantissima così».
Mentre l’uomo parlava si avvicinò un’altra renna: «Ben tornato, Fulmine. Sì, hai ragione, è quasi buio. Non appena il sole sarà tramontato andremo».
Anche altre creature del bosco si stavano avvicinando: conigli, scoiattoli, gufi, ricci, volpi. Tutti volevano assistere alla magia che si ripeteva ogni anno.
A un certo punto l’uomo si alzò pronunciò con calma: «Possiamo andare».
Le renne e gli altri animali erano radunati intorno a lui e stavano in rispettoso silenzio.
Il falegname mise una mano al collo e ne tirò fuori un ciondolo trasparente come un cristallo di ghiaccio.
Sollevò in alto il cristallo e disse con voce piena: «Che la magia del Natale porti un sorriso a ogni bambino».
Il cristallo cominciò a illuminarsi.
Il riverbero si diffuse intorno e alcune lucine azzurre cominciarono ad accendersi. Era come se il cristallo generasse piccole lucciole animate. Alcune si sollevarono in alto e raggiunsero l’abete, rivestendolo di calore e di colore.
Altre raggiunsero la slitta che divenne lucente come se fosse dorata, e si sollevò di pochi centimetri da terra, fluttuando.
Sulla slitta c’erano alcuni sacchi ricolmi di pacchi colorati, incartati con cura e infiocchettati. Ogni pacco conteneva un giocattolo di legno che l’uomo aveva intagliato con le sue mani nel corso dei mesi precedenti. Ognuno di quei giocattoli era destinato a un bambino, ma non un bambino qualsiasi, bensì un bimbo orfano, maltrattato o triste che altrimenti non avrebbero ricevuto alcun dono.
L’uomo si avvicinò alla slitta mentre le renne avevano già preso ognuna il suo posto.
Salì sulla slitta e disse: «Andiamo! Andiamo a donare sorrisi! Sarà un Buon Natale!»
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Lettrice curiosa in cerca di emozioni su cartaceo e su ebook, blogger per caso, e scrittrice sin da ragazzina per passione inesauribile.
Laureata in Scienze Politiche, a indirizzo sociologico. Master in Creazione di Progetti Sociali e Sviluppo Locale.
Sono appassionata di libri, di comunicazione, di musica, di arti grafiche e di tutto ciò che è creatività.






Delizioso
Grazie mille Massimo
Racconto dolcissimo
Grazie mille Olimpia
È una bella visione del Natale. Dona speranza a chi non ne ha.
Grazie mille Alastor!
Auguri di Buon Natale!